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ERBALISMO E MEDICINA ANTICA – POSSIBILI CURE NATURALI – PARTE DUE


Nell’articolo precedente abbiamo esplorato la storia dell’erbalismo e abbiamoiu-5 velocemente introdotto il concetto di “erba medicinale”, erbalismo / erboristeria e botanica. In questo articolo trattiamo in modo più approfondito di alcuni tra gli infiniti approcci “non convenzionali” alla malattia e quindi alla guarigione. Si tratta di proposte di cura “coraggiose” per i nostri standard e in generale poco conosciute.

N.B.: prima di decidere di provare una qualsiasi cura è importante educare sé stessi su tutte le alternative esistenti e chiedere consiglio ad un esperto; se non si conoscono le erbe bisogna prestare molta attenzione in quanto queste sono tanto potenti quando i farmaci, con i quali possono interagire risultando persino letali. I rimedi erboristici inoltre devono essere prescritti tenendo conto di problematiche preesistenti e che rendono pericolosa l’assunzione di determinate erbe.


LA MEDICINA ERBORISTICA SECONDO IL DOTTOR EDWARD SHOOK: IL CIBO COME MEDICINA NATURALE

Nel corso del XX secolo negli Stati Uniti un erborista e farmacista americano, di nome Edward Shook,[1] decise di condividere le sue conoscenze (che erano in verità le

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Il Dottor Edward Shook

conoscenze degli antichi) con un pubblico di medici, farmacisti e erboristi. Tenne un intero ciclo di lezioni, oggi raccolto in un testo che si trova solamente in formato Pdf su Internet e che si intitola An advanced treatise on herbs (trattato avanzato di erboristeria). Mi sono imbattuta in questo testo “per caso” mentre facevo delle ricerche per i miei studi personali, ed essendo rimasta particolarmente colpita dalle idee qui proposte, ho deciso di condividerne una parte.

Shook spiega che le ERBE sono PIÙ INDICATE NEL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE DELLE SOSTANZE CHIMICHE ESTRANEE AL CORPO UMANO – ossia i farmaci. Le erbe sono i frutti che la Madre Terra ci dà con grande generosità e per questo contengono moltissime sostanze importanti per il corretto funzionamento del nostro corpo. Infatti le sostanze preziose contenute nelle erbe fresche (appena raccolte ma in certi casi anche essiccate) vengono assimilate direttamente dal corpo ed entrano subito in circolazione nel sangue, dopo essere state trasformate nel tratto digestivo. Per cui nessun laboratorio al mondo sarà mai in grado di replicare esattamente i processi vitali che avvengono in natura: non si può in nessun modo imitare il funzionamento di una cellula vivente.

La moderna medicina in genere prende solamente alcune delle sostanze chimiche contenute nelle piante, quelle che ritiene più importanti, e le riproduce in laboratorio sempre allo stesso modo. La differenza tra farmaci e erbe è che in natura le altre sostanze chimiche messe da parte dalla medicina sono importanti dato che servono a proteggerci dagli effetti collaterali causati da determinate sostanze. Le moderne “pillole” sono solamente un rimedio provvisorio e servono più che altro a far sparire i sintomi, ma non ciò che li ha causati. Le erbe invece agiscono più lentamente e vanno alla radice del problema. Inoltre sono meno tossiche, anche se non è affatto sicuro utilizzarle senza conoscerle e soprattutto senza conoscere le possibili interazioni tra erbe e tra erbe e farmaci. Al contrario di quanto si creda bisogna prestare la massima attenzione anche quando si tratta di curarsi con le erbe ed evitare di assumerne troppe.

Le erbe sono importantissime per la nostra salute: per esempio noi non siamo in grado di assumere direttamente i minerali, ma questi devono essere assunti per via di un altro organismo viventeuna pianta – che li ha già trasformati per noi. Le pianteiu-2 infatti hanno la capacità di assorbire i minerali dal suolo attraverso le loro radici e di assimilarle e trasformarle in modo che noi esseri umani possiamo utilizzarle sia come cibi che come medicine. Ecco spiegato il senso del monito di Ippocrate, “Fai che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo” : mangiando le piante o i loro frutti freschi (verdura, legumi, spezie, frutta) non solo ci nutriamo, assumendo tutte le sostanze vitali che servono a mantenerci in salute e in essenza a sopravvivere, ma ci curiamo allo stesso tempo. Quindi ci curiamo mangiando, prestando attenzione a ciò che ingeriamo e al suo effetto sul nostro organismo, prediligendo frutta e verdura fresca ed evitando il più possibile i cibi industriali, poveri di qualsiasi sostanza nutritiva. Al giorno d’oggi non è più un’esagerazione pretendere di poter produrre il proprio cibo, vivendo al contatto con la terra, tanto che per diverse persone è diventata una scelta di vita. Persino il nostro aspetto fisico si modifica in base a ciò che mangiamo! Dopo circa 100 anni iniziamo a mettere in atto le teorie proposte da Shook e da altri antichi saggi.

Tornando ai minerali, Shook spiega che il corpo umano non è in grado di assumere direttamente i minerali e quindi non li può utilizzare in nessun modo.

A questo punto occorre spiegare cosa si intende per ORGANICO e INORGANICO.

Le ERBE SONO ORGANICHE, ovvero capaci di divenire parte dell’organismo vivente col quale interagiscono; inoltre bisogna sempre ricordare che LE ERBE SONO L’UNICA FONTE E ORIGINE DI OGNI FORMA DI VITA PRESENTE SULLA MADRE TERRA. In altre parole nessuno di noi potrebbe esistere senza le piante.

L’aggettivo ORGANICO si riferisce ad un organo o alle funzioni vitali di tale organo; oppure significa “essere composto da organi” o contenerli, come per esempio nel caso del corpo umano o del corpo di una pianta.

Al contrario l’aggettivo INORGANICO significa “non organico,” non dotato di o non soggetto a una qualche forma di organizzazione o struttura organizzata, quindi privo di ciò che caratterizza un essere vivente. Per esempio le pietre, i minerali e tutti i composti chimici e gli elementi non viventi e non organizzati sono inorganici.

Il corpo umano contiene molto più OSSIGENO di qualsiasi altro elemento che si trova iniu-3 natura, e l’unico tipo di ossigeno respirabile prodotto naturalmente proviene dalle foglie (i polmoni) delle piante e viene da queste immesso nell’atmosfera in abbondanza.

Oggi sappiamo che le erbe possono assimilare e di fatto assimilano materia inorganica, ovvero i minerali, e, attraverso un misterioso processo alchemico, convertendo questa materia inerte e priva di vita in materiale organico vivente che, quando viene offerto a esseri umani e animali, è assorbito con voracità dalle cellule, dato che questo materiale sostiene e rinnova i processi vitali. Quindi è giusto affermare che CIASCUN RESPIRO DELL’ESSERE UMANO DIPENDE DAL REGNO VEGETALE (le piante).

Abbiamo già detto che i processi vitali delle cellule umane non possono essere supportati da nessun elemento o composto ottenuto direttamente da ciò che è inorganico. Persino l’OSSIGENO CHE RESPIRIAMO è diluito al 79,07% con l’azoto (nitrogeno).[2] Se noi inalassimo dell’OSSIGENO PURO anche se per poco tempo, questo distruggerebbe i tessuti facendoli letteralmente andare a fuoco. INVECE l’OSSIGENO PROVENIENTE DALLE PIANTE, assunto sotto forma di cibo e medicina (erbe officinali) non distrugge, ma anzi supporta la vita.


ESEMPI DI COMPOSTI ORGANICI E INORGANICI

Per capire l’importanza di una dieta equilibrata e dell’assunzione di veri “medicinali” prodotti dalla Natura, occorre fare degli esempi spiegando la differenza tra sostanze che si trovano nelle piante e quelle che vengono estratte da esse o ricreate in laboratorio (i comuni farmaci).

  • Acido ossalico (H2C2O4) o (COOH)2): non si trova puro in natura ma sempre in combinazione con sodio, potassio, calcio, ferro e manganese nel succo di quasi tutti i tipi di piante, e specialmente nel rabarbaro, nell’acetosella sauro, nella corteccia di quercia, nell’albero di china, nella romice crespa,… L’acido ossalico è anche riprodotto artificialmente tramite l’ossidazione dello zucchero e dell’amido per azione dell’acido nitrico, e in questa forma è uno dei più potenti escariotici (sostanze che producono l’escara, crosta nerastra prodotta dal fuoco o da un caustico), vere e proprie droghe, le più potenti tra quelle conosciute. L’acido ossalico prodotto in laboratorio è perciò una droga letale che distrugge la struttura organica di qualsiasi tessuto tocchi; se viene ingerito mangia letteralmente la bocca, l’esofago, lo stomaco, il duodeno, e perfora il peritoneo. Dopo 30 minuti dall’ingestione la persona muore tra mille sofferenze. Lo stesso acido, sotto forma di ossalato ferroso, potassio, sodio o calcio ossalato, trovato nel rabarbaro, nelle foglie dell’acetosella sauro,… è praticamente innocuo e tutte queste erbe che lo contengono vengono utilizzate moltissimo da esseri umani e animali. In particolare il rabarbaro è uno dei migliori lassativi e depura il sangue; le foglie di acetosella sauro vengono usate come insalata e la romice acetosella è usata per ridurre il tessuto adiposo, per trattare l’ulcera desquamante e il cancro.
  • Zolfo inorganico: (16S simbolo dello zolfo nella tavola periodica degli elementi) utilizzato sotto forma di polvere, il Fior di Zolfo, entra in circolo nel corpo ma gran parte di tale sostanza viene espulsa (inalterata) tramite i pori della pelle, dato che non viene assimilata dalle cellule, che invece la rifiutano. Questo zolfo produce acidi solforici tossici. Inoltre ruba il ferro al sangue e va a formare il solfato ferroso, che appesantisce e prosciuga diverse secrezioni del tratto digestivo. Così facendo ruba anche l’idrogeno che emerge dai fluidi e dai tessuti, in questo modo formando l’idrogeno solforato. Lo zolfo inorganico ha un odore pungente e rivoltante, simile alle uova marce, e ad un corpo in decomposizione. Al contrario lo zolfo organico, che in natura si trova nelle cipolle, nel crescione, nei fiori di calendula, nell’aglio, nell’assafetida (o finocchio fetido), è usato come condimento. Si tratta di uno zolfo non velenoso che ripristina lo zolfo organico che è andato perduto durante malattie purulente o durante fasi di decomposizione dei tessuti.
  • Iodio: (53I simbolo dello iodo nella tavola periodica degli elementi) in natura si trova in combinazione con sodio, potassio, calcio e manganese, nell’acqua del mare, nelle sorgenti di acqua minerale, in piante e animali marini, anche se in quantità piccolissime. Per esempio ci sono solamente 37 parti di iodio in 100.000 parti di olio di fegato di merluzzo. Lo iodio comunemente utilizzato è ottenuto dalle ceneri di alghe bruciate, poi la soluzione viene dissolta in acqua e infine viene fatta evaporare. Lo iodio viene liberato grazie all’azione del cloro, e per mezzo del calore; la sostanza viene infine condensata. Assunto per via orale questo tipo di iodio è un irritante topico se non un vero e proprio veleno: decompone lentamente l’acqua, ruba idrogeno per formare ioduro di idrogeno; in seguito questo composto emette fumi bianchi se entra in contatto con l’ara e diviene un acido molto potente. Mescolato all’ossigeno si decompone e va nuovamente a formare lo iodio, il quale ha un effetto devastante sugli organi e sui fluidi corporei, scatenando una lunga serie di malattie. Può causare dispepsia, forti dolori gastrici, indigestione, eruzioni di gas nauseanti e l’incapacità di assimilare i cibi, tanto che esiste una malattia denominata iodismo. La pericolosità di questo tipo di iodio sta nel fatto che per subirne gli effetti non è necessario nemmeno ingerirlo, basta porlo su una parte del corpo e riuscirà a penetrare attraverso la pelle. Già dopo 30 – 40 minuti dall’ingestione si può rintracciare lo iodio nelle urine, alle quali conferisce una lieve colorazione violacea. Invece lo iodio organico è contenuto in tutte le piante acquatiche saline, e si trova sempre in combinazione con sodio, potassio, calcio e manganese; in questo caso lo iodio non è tossico, anzi arricchisce il cibo di nutrienti e agisce da antiscorbutico. Lo iodio organico si trova nell’alga bruna (Fucus Vescicolosus), usata per curare l’obesità, dato che riduce gli acidi grassi e pulisce il sistema da materia di scarto inutile per l’organismo. Il crondo crispo (Chondrus Crispus), un’alga rossa, contiene iodio ed è un eccezionale emolliente e contiene tante sostanze nutritive e vitamine, sotto forma di cloruri, ioduri, bromuri, fosfati, solfati di sodio, potassio, magnesio e calcio.

Il Dottor Shook spiega che le piante posseggono molte peculiarità che però sono poco conosciute agli stessi erboristi, e questa è la causa dell’insuccesso delle loro cure.

Lo scopo della medicina naturale è quello di eliminare le malattie senza mettere in pericolo o distruggere l’organo o il tessuto affetto.

Per raggiungere questo obiettivo bisogna conoscere le peculiarità di tutte le erbe a

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capsule acerbe di papavero.

seconda del loro stadio di sviluppo, dato che dal momento della nascita un’erba modifica anche la sua composizione chimica. Per esempio in un determinato stadio di crescita un’erba può essere velenosa, e in quello successivo potrebbe divenire una medicina potente: le capsule[3] acerbe di papavero (ying su qiao) sono un veleno che uccide in pochissimo tempo; al contrario i semi di papavero maturo hanno importanti proprietà medicinali.

Secondo Shook i medici allopatici utilizzano innumerevoli erbe velenose e invece ignorano le erbe migliori e più innocue.


LE VITAMINE COME LE INTENDIAMO NOI NON ESISTONO

Un altro errore che fa la scienza moderna è quello di parlare di VITAMINE, perché in verità NON ESISTE NULLA DI SIMILE IN NATURA, eccetto che nelle menti fantasiose degli pseudo scienziati appoggiati dalle accademie, e nelle menti di chi ci crede e accetta di essere curato attraverso l’assunzione di vitamine. Lo stesso nome VITAMINA è fuorviante, perché viene dal latino “Vita”, ovvero “vivere,” mentre “min” è solamente un’abbreviazione della parola latina “minimus,” meno; quindi “meno vita,” una goccia (una dramma) di un liquido, in questo caso una dramma di “vita”. Letteralmente la vitamina è la più piccola goccia di “vita liquida”.

Nessuno ha mai definito la parola “vitamina” né ha mai dimostrato la sua composizione chimica, dato che la VITA NON È UNA SOSTANZA PONDERABILE, ovvero non può essere pesata.

Probabilmente, suggerisce Shook, la parola “vitamina” in origine era stata pensata per trasmettere l’idea che alcune sostanze sono letteralmente il cibo delle cellule e quindi supportano e danno vitalità agli organi e alle cellule del corpo umano. Oggi però le conosciamo un po’ meglio e sappiamo da quali sostanze chimiche sono composte, tuttavia l’idea che abbiamo di vitamina non corrisponde al reale.

Nel XIX secolo un gruppo di scienziati tedeschi, inglesi, francesi e italiani ha condotto uno studio approfondito sulla composizione chimica del corpo umano, servendosi delle ceneri di organi, tessuti e parti del corpo che erano stati inceneriti.[4] Prima di loro, nel XVIII secolo, Alfred Binet, uno scienziato francese, aveva posto le basi della scienza che prese il nome di Chimica Biologica. Tutti questi ricercatori furono i progenitori della nuova scienza medica chiamata Biochimica, la chimica della vita. Tuttavia, rimarca Shook, la Vita è piena di paradossi e contraddizioni: questi scienziati identificarono correttamente la composizione chimica delle ceneri di corpi morti, ma si sbagliavano a pensare che fosse la stessa dei corpi vivi. Quindi non è possibile somministrare ad una persona quelle sostanze chimiche per rimetterla in salute, perché si tratta di sostanze inorganiche prive di vita. Invece dobbiamo reperire le sostanze importanti per il corpo umano in tutto ciò che è organico, vivente. Di nuovo, le PIANTE contengono tutte le sostanze che nutrono i tessuti e le cellule (le “vitamine“).

Quando il corpo umano è malato viene attaccato da organismi patogeni, l’ortodossia lo cura uccidendo l’infezione con potenti droghe inorganiche o iniettando pericolosi sieri o vaccini; tutte queste sostanze interferiscono con i tentativi dell’intelligenza cellulare di bloccare e distruggere gli invasori. Invece un erborista o un guaritore olistico sa che la malattia (esclusi i traumi) è il risultato della violazione delle leggi di natura e che i germi non possono resistere in gran numero e per molto tempo nel corpo, dato che la vitalità di cellule e tessuti è estremamente elevata; per questo motivo si deve aiutare il corpo a guarire sé stesso e a ripulirsi dalle tossine. Quindi la malattia non viene curata tramite la somministrazione di veleni nel corpo ma per mezzo dell’eliminazione di questi ultimi e rispettando le leggi naturali, assecondandole in ogni modo.

AD UN CORPO MALATO NON DOVREBBE ESSERE SOMMINISTRATA NESSUNA SOSTANZA CHE NON POSSA ESSERE UTILIZZATA DALL’INTELLIGENZA CELLULARE PER GIUNGERE ALLA GUARIGIONE. L’intelligenza cellulare si rifiuta di assimilare sostanze velenose, quindi non ci si può aspettare che i veleni guariscano le persone.

Il Dottor Shook propone persino una formula composta da 6 erbe per guarire diversi tipi di malattie serie: Acacia Senegal L + Brauneria Pallida + Iris Versicolor + Symphytum Officinale + Chondrus Crispus + Eugenia Aromatica, con le opportune dosi.

“Alcune delle credenze degli esseri umani sono veramente strane, quasi inspiegabili, così come è incomprensibile la creduloneria delle moltitudini! […] La moltitudine ignorante persiste nel far passare per eroi criminali spietati e disumani…” – Dr Edward Shook.[5]

LA FORMULA DI HARRY HOXSEY PER CURARE IL CANCRO

Un’altra interessante teoria medica è quella proposta nel 1900 dall’americano Harry Hoxsey, conosciuta in inglese come la Hoxsey Cancer Formula. In sintesi è un trattamento

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Una delle pochissime foto di Harry Hoxsey, presa da un articolo in inglese il cui titolo è “Harry Hoxsey: colpevole di curare il cancro con le erbe.”

 di medicina alternativa proposta come cura per il cancro, che consiste in un impasto di erbe caustico per cancri esterni e in una miscela di erbe per cancri interni, combinata con lassativi come il Cascara Sagrada, lavaggi intimi, integratori alimentari e cambiamenti di dieta.

Harry Hoxsey era nato nel 1901, da piccolo assisteva il padre veterinario e raccontava che i suoi antenati – tutti veterinari – si erano tramandati di generazione in generazione delle ricette anti-cancro che somministravano ai loro animali. La formula veniva costantemente migliorata. In punto di morte il padre di Harry gli fece promettere che avrebbe utilizzato la formula per guarire più persone possibili senza però tentare di arricchirsi grazie a questa cura.

Così Harry Hoxsey, tenendo fede alla promessa fatta al padre, iniziò a curare le persone; nel 1924 dovette però trasferirsi a Chicago dopo essere stato arrestato per aver esercitato la professione medica senza laurea.

Hoxsey voleva provare l’efficacia dei suoi rimedi a Morris Fishbein, capo della American

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Cascara Sagrada.

Medical Association (A.M.A.)[6] e editor del nuovo JAMA (Journal of American Medical Association)[7] La sua formula venne testata su un malato terminale, il poliziotto originario di Chicago, il Sergente Thomas Manix, il quale guarì grazie ai trattamenti a base di erbe formulati di Hoxsey e sopravvisse altri 10 anni. Fishbein, entusiasta del risultato, propose a Hoxsey di vendere la sua formula all’A.M.A. per permettere a quest’ultima di avere il totale controllo sulla cura. Però Hoxsey, ricordando la promessa fatta al padre, rifiutò l’offerta. Questo evento sancì l’inizio della guerra contro Hoxsey perpetrata da parte dell’A.M.A. Nel 1950 Hoxsey vinse la causa per diffamazione contro l’A.M.A. e riuscì a tenere segreta la formula del composto per cancri interni, ma alla fine fu costretto a rivelarla alla F.D.A.[8]

Già nel 1936 Hoxsey aveva fondato la più grande clinica indipendente specializzata nella cura del cancro degli Stati Uniti presso Dallas (Texas). Qui dovette fare i conti con il procuratore distrettuale di Dallas, Al Templeton, il quale lo perseguitò fino a che suo fratello, Mike Templeton, si fece curare segretamente nella clinica di Hoxsey e fu guarito da un cancro incurabile. Da quel momento in poi Al Templeton divenne un grande amico e l’avvocato di fiducia di Hoxsey, e poco dopo il primo fu eletto giudice distrettuale di Dallas. Finalmente Hoxsey aveva amici importanti, in grado di difenderlo dalle accuse mosse dall’A.M.A.

Alcuni dei più fedeli amici e collaboratori di Hoxsey erano stati originariamente i suoi avversari: per esempio l’infermiera Mildred Nelson si era recata presso la clinica di Dallas per portare via la madre qui ricoverata, tanto era convinta che Hoxsey fosse un ciarlatano, ma dovette ricredersi quando la madre guarì, e così decise di restare come sua assistente.

Harry aprì ben 16 cliniche in diversi stati degli U.S.A. e più la sua fama cresceva più gli attacchi da parte dell’A.M.A. si facevano insistenti.

Hoxsey sosteneva che il cancro è una malattia sistemica causata da squilibri metabolici

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Stillingia sylvatica (parte della formula di Hoxsey).

che devono essere riequilibrati. Così i suoi tonici erano utilizzati per creare omeostasi (stabilità interna), uccidere le cellule cancerose, e rimuovere le tossine che sono il risultato dell’uccisione delle cellule malate.

Tutte le testimonianze lasciate da un gruppo di medici indipendenti chiamati ad esaminare i casi clinici dei pazienti curati da Hoxsey vennero presentate durante la causa per diffamazione contro l’A.M.A., causa che fu vinta dal primo.

Nelle formule di Hoxsey troviamo:

  • Radice di bardana.
  • Radice di berberis.
  • Corteccia di spinocervino.
  • Stillingia sylvatica.
  • Corteccia di frassino spinoso.
  • Phytolacca americana.

Note

[1] Il nome di Shook è significativo, infatti “shook” è il passato del verbo “to shake”, agitare, scuotere, per cui “shook” è colui che ha scosso e addirittura scioccato un’intera generazione di medici.


[2] L’azoto, un tempo chiamato nitrogeno, è un composto formato da 2 atomi di azoto e costituisce il 78% dell’atmosfera terrestre; allo stato puro si presenta sotto forma di gas incolore, inodore, insapore e inerte. La formula chimica dell’azoto è N2.

(Fonte: wikipedia, https://it.wikipedia.org/wiki/Azoto).


[3] La capsula in botanica è il frutto secco, deiscente (apparato vegetale che si apre; un esempio sono i legumi), con molti semi al suo interno […].

(Fonte: Riassuntini, Capsula: https://www.riassuntini.com/botanica-significato-di/Capsula-significato-in-botanica.html).


[4] Gli scienziati che facevano parte del team erano: Dr Wm. H. Schuessler di Olden burg, Germania; Dr Larbacher di Leipzig; i dottori Grauvogl, Virchow, Moleschott, Italia; Dr. M.D. Walker, Scozia; Dr. J. T. O’Connor, Inghilterra. 

(Fonte: Dr. Edward Shook’s Famous Course in Herbology, Published by Herbs of Mexico, Inc., 2010, pag. 24). 


[5] Testo originale:

“Strange are the incongruities, inconsistencies and inanities of the human mind. Strange indeed, how the ignorant multitude will persist in making heroes out of cruel and inhuman criminals, as in the case of Paracelsus […]” 

(Fonte: Dr. Edward Shook’s Famous Course in Herbology, Published by Herbs of Mexico, Inc., 2010, pag. 18).


[6] La più grande associazione di medici e studenti di medicina degli Stati Uniti, che si occupa di accreditare e certificare le Medical School (facoltà di medicina), conferendo valore legale alle lauree in medicina e permettendo così di esercitare la professione medica.

(Fonte: wikipedia, American Medical Association, modificata per l’ultima volta il 30 agosto 2019 alle 09:24, it.wikipedia.org: https://it.wikipedia.org/wiki/American_Medical_Association). 


[7] Giornale ufficiale dell’American Medical Association che divulga le più recenti scoperte scientifiche (circa 48 puntate l’anno) in campo biomedico.

(Fonte: wikipedia, JAMA (journal), last edited on 21 September 2019, at 15:09 (UTC), en.wikipedia.org: https://en.wikipedia.org/wiki/JAMA_(journal)). 


[8] La Food and Drug Administration, ente governativo statunitense che regolamenta prodotti alimentari e medicinali.

(Fonte: wikipedia, Food and Drug Administration, modificata per l’ultima volta il 12 settembre 2019 alle 14:11, it.wikipedia.org: https://it.wikipedia.org/wiki/Food_and_Drug_Administration). 


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

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